STRUMENTI

La carenza di strumenti tecnologici

Abbiamo avuto la conferma, anche grazie all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, su come la didattica online sia la scelta vincente. Però l’insegnamento non può e non deve essere una prerogativa di una classe sociale e, quindi, come si potrebbe fronteggiare la carenza di strumenti tecnologici indispensabili (wi-fi, PC, Tablet, ecc.) che investe le famiglie meno abbienti?

Il Decreto Legge 17 Marzo 2020 n. 18 dedica l’art. 120 alle piattaforme per la didattica a distanza, per le quali prevede un finanziamento specifico pari a 85 milioni di euro, così suddivisi:

a) per 10 milioni di euro nel 2020, a consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità;

b) per 70 milioni di euro nel 2020, a mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme di cui alla lettera a), nonché per la necessaria connettività di rete;

c) per 5 milioni di euro nel 2020, a formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza.

Al comma 5 si specifica anche che tali risorse sono ripartite tenuto conto della distribuzione per reddito nella relativa regione e del numero di studenti di ciascuna di esse.

Con la successiva nota ministeriale n. 562 del 28/03/20 il Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, ha aggiunto ulteriori dettagli al punto a) di cui sopra, ricordando che in questa fase emergenziale le piattaforme per l’apprendimento a distanza sono state già messe a disposizione gratuitamente dall’Amministrazione. In particolare, è stata implementata una pagina dedicata sul sito istituzionale del Ministero (accessibile al seguente link: https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html), che rende disponibili piattaforme telematiche certificate, contenuti didattici digitali e specifici strumenti di assistenza. Tale pagina comprende altresì iniziative di didattica a distanza messe a disposizione da alcune Istituzioni scolastiche che hanno maturato negli anni un’esperienza circa tale modalità operativa, nonché un canale tematico dedicato per l’inclusione degli alunni disabili. Le predette piattaforme per la didattica a distanza sono offerte a titolo gratuito a tutte le Istituzioni scolastiche da parte di operatori del settore, previa sottoscrizione con lo scrivente Ministero di apposito protocollo di intesa.

La nota poi fornisce precise indicazioni operative riguardanti i 70 milioni di euro destinati all’acquisto di tablet e computer per gli alunni ed i 5 milioni da utilizzare per la formazione dei docenti, autorizzando le istituzioni scolastiche a stipulare appositi accordi di rete, anche attraverso l’ampliamento di reti già esistenti, per l’utilizzo ottimale delle dotazioni per la didattica a distanza, attivando in questo modo reti di solidarietà e di collaborazione tra scuole, inclusi gli scambi di esperienze e di buone pratiche nonché per l’utilizzo e l’acquisto condiviso di dispositivi e di strumenti digitali per la didattica a distanza.

Con il DM n. 187 del 26 Marzo 2020, inoltre, sono stati stabiliti i criteri e i parametri per l’assegnazione diretta delle risorse.

Così, se in un primo momento molti dirigenti scolastici hanno concesso in comodato d’uso gratuito computer e tablet di proprietà della scuola, subito dopo, con l’arrivo dei fondi assegnati, giunti nelle scuole in meno di 20 giorni, hanno potuto individuare gli acquisti necessari per gli studenti. La ripartizione è stata fatta tenendo conto del numero totale di alunni dell’istituto (per il 30% del totale dell’importo), ma anche dell’indicatore Ocse Escs (per il 70% del totale dell’importo), che consente di individuare dove sono presenti famiglie più bisognose e dove, soprattutto, sono meno diffuse le dotazioni digitali.  Il ministro L. Azzolina ha dichiarato che se oggi rispondiamo a un’emergenza, al contempo costruiamo un patrimonio per il futuro e gettiamo le basi affinché la scuola possa crescere e migliorarsi, utilizzando queste tecnologie anche quando saremo tornati alla normalità.

Con il Decreto di riparto n. 187 del 26 Marzo 2020, al comma 2, il Ministero dell’Istruzione specifica poi che le risorse D.L. n.18/20 sono assegnate alle istituzioni scolastiche statali sulla base degli indicatori effettivamente disponibili per ciascuna istituzione scolastica, tenendo conto, per il riparto delle risorse di cui alla lettera b), del numero degli studenti derivanti dall’Anagrafe Nazionale degli Studenti rilevato per l’anno scolastico 2019-2020, in misura ponderale pari al 30%, e dello status socio-economico delle famiglie degli studenti – dato ESCS, come rilevato dall’INVALSI, in misura ponderale pari al 70% e, per il riparto delle risorse di cui alle lettere a) e c), del numero degli studenti derivanti dall’Anagrafe nazionale degli studenti rilevato per l’anno scolastico 2019-2020, in misura ponderale pari al 50%, e dello status socio-economico delle famiglie degli studenti – dato ESCS, come rilevato dall’INVALSI, in misura ponderale pari al 50%.

Il 3 Aprile 2020 la ministra Azzolina dichiarava in un post su Facebook: “È dal primo giorno di questa crisi che ci siamo attivati per sostenere la didattica a distanza. In mezzo a tante difficoltà che nessuno si sente di nascondere e a deficit strutturali che il nostro Paese non potrà più ignorare una volta superata l’emergenza, le famiglie, gli studenti e tutto il personale scolastico si sono rimboccati le maniche e si stanno impegnando in una sfida totalmente inedita. Tra ieri ed oggi abbiamo inviato i 70 milioni di euro stanziati per l’acquisto di tablet e computer. Entro lunedì mattina saranno tutti accreditati sui conti delle scuole. Risorse, lo ricordo, destinate a chi ne ha più bisogno. A pochi giorni dalla firma del decreto è un bel risultato. Siamo riusciti infatti ad ottenere una procedura più snella e, in questo modo, ad accorciare i tempi burocratici.”

Didatticaonline.it ha rielaborato i contenuti del D.r. n. 187, arrivando a costruire in modo originale i grafici seguenti (classifiche per Regioni, prime 20 province, primi 20 comuni d’Italia), per quel che riguarda la distribuzione delle risorse di tipo b), ovvero quelle da destinare all’acquisto di dispositivi digitali e per la fornitura di connettività agli allievi delle famiglie meno abbienti.

Come si vede, la Regione Lombardia è prima con un contributo di Euro 9.922.116, la provincia di Napoli è in testa con un finanziamento pari a Euro 4.817.238, mentre è il comune di Roma a dominare la classifica con un finanziamento pari a Euro 2.431.153.

Confrontando queste cifre con il numero degli allievi iscritti delle scuole primarie e secondarie (I e II grado) e con i migliori prezzi di mercato delle dotazioni di cui al finanziamento (per es. tablet + SIM), in media un allievo su 20 potrà essere dotato della tecnologia necessaria per studiare a casa.

Sperando che sia l’unico che non possa effettivamente permettersela.

Prof. Riccardo Botteri
Docente di Fondamenti di Informatica

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